JAN ŚLIWA OP, La coscienza e diritto canonico

Volume XVIII: 2012

Philosophy — Theology— Spiritual Culture of the Middle Ages
ISSN 0860-0015
e-ISSN 2544-1000

RIASSUNTO

L’oggetto dell’articolo consiste nella nozione di coscienza nel campo di diritto canonico. Si prendono in esame diversi canoni del Codice di Diritto Canonico in cui appare la voce coscienza e l’obiettivo di questa ricerca concentra l’attenzione su i diversi ambiti che richiedono al soggetto di diritto canonico l’uso della propria coscienza. A questo scopo si cerca di chiarire la nozione della coscienza in diritto canonico, per prendere poi in esame i singoli canoni che contengono la voce coscienza. In particolare sono individuati i seguenti contesti; libertà di coscienza come libertà religiosa (CIC c. 748 §§ 1–2); l’esame di coscienza (cc. 664, 988 § 1); la direzione della coscienza (cc. 246 § 4; 630 § 1, § 5; 719 § 4; manifestazione della coscienza (il divieto per i superiori: c. 630 § 5); pro sua coscienza in esecuzione del rescritto concesso in forma commissoria (c. 70); il giudice nella valutazione delle prove (c. 1608 § 3); il giudice nella applicazione delle pene (cc. 1343, 1344).